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Il Set Ufficiale di Dischi e la Confezione
Il set ufficiale di CD di Slackware Linux e' disponibile presso Slackware , Inc. Acquistare il set di dischi ufficiale, ha la convenienza di poter ottenere un CD di installazione, supporto via email all'installazione, un libretto di istruzioni di 30 pagine e molto altro.La confezione di Slackware include il set di CD, piu' il manuale ufficiale di Slackware Linux. Probabilmente la cosa piu' importante e' che acquistare il set di dischi e' un modo eccellente di supportare il progetto Slackware Linux.
Tabella 3-1. contattare Slackware, Inc.
telefono 1-800-786-9907
sito web http://www.slackware.com
e-mail orders@slackware.com
posta 4041 Pike Lane, Suite F Concord, CA 94520-1207
Attraverso Internet: Slackware Linux e' anche disponibile liberamente attraverso Internet. E' possibile ugualmente richiedere un supporto via email, ma verra' assegnata una priorita' superiore a coloro i quali hanno acquistato il set ufficiale di CD.
Il sito web ufficiale del Progetto Slackware Linux e' situato presso questo indirizzo: http://www.slackware.com/ Il server FTP principale di Slackware Linux e': ftp://ftp.slackware.com/pub/slackware/
Una facile installazione Slackware richiede, come minimo, i seguenti requisiti:
Tavola 3-2. Requisiti di Sistema
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Se si e' in possesso del CD bootabile, probabilmente non si avra' bisogno del floppy.
I requisiti riguardanti lo spazio su disco sono piuttosto variabili. La raccomandazione dei 500Mb solitamente e' sicura, ma in caso di installazione full, si ha bisogno di oltre un gigabyte di spazio disponibile su disco. La maggior parte degli utenti non fa un'installazione full. Infatti, molti fanno girare Slackware su macchine con anche soli 100Mb di spazio su disco. Naturalmente, e' ovvio che se si e' deciso di installare da CD, si ha bisogno di un lettore CD-ROM. Per un'installazione di tipo NFS e' richiesta una scheda di rete. Si veda la sezione chiamata NFS per maggiori informazioni.
Slackware puo' essere installata su sistemi dotati di una minor quantita' di RAM e di meno spazio su disco fisso, ma questo richiedera' sicuramente molto olio di gomito. Se si e' disposti a lavorarci su, si puo' guardare il file LOWMEM.TXT, contenuto nell'albero della distribuzione, per qualche prezioso consiglio.
La seguente e' una breve descrizione di ogni serie di pacchetti
Tavola 3-3. Gruppi di Software
A: |
Floppy
Mentre una volta era possibile installare Slackware utilizzando i floppy, l'incremento delle dimensioni dei pacchetti di software (di alcuni programmi individuali), ha forzato l'abbandono di tutte le installazioni via floppy ad esclusione di due serie di software. La serie A e' tuttora installabile tramite floppy, cosi' come molti pacchetti della serie N. Questo vi fornira' un sistema di base che potra' essere utilizzato per installare il resto della distribuzione via rete.
E' da sottolineare che i floppy sono ancora richiesti per eseguire un'installazione da CD-ROM, nel caso in cui non si sia in possesso di un CD bootabile, cosi' come per un'installazione via NFS.
CD-ROM
Se si e' in possesso di un CD bootabile, disponibile nel set di dischi distribuiti da Slackware, Inc. (vedi la sezione "Come reperire Slackware"), l'installazione CD-based risultera' abbastanza elementare. In caso contrario, si dovra' far bootare da floppy il CD. Inoltre, se si e' in possesso di hardware che compromette l'utilizzabilita' del kernel presente sul CD, si potrebbe avere la necessita' di utilizzare floppy particolari.
Si veda la sezione Boot Disk all'interno della sezione Disco Supplementare, per avere informazioni sulla scelta e sulla creazione di floppy per il boot.
NFS
NFS (Network File System) e' un metodo per rendere disponibili filesystem a macchine remote. Un'installazione NFS permette di installare Slackware da un'altro computer della rete. La macchina da cui si effettua l'installazione, deve essere configurata per permettere l'esportazione dell'albero della distribuzione Slackware alla macchina sulla quale si desidera eseguire l'installazione. Questo, naturalmente, richiede la conoscenza di NFS presentato nella sezione NFS (Network File System)al Capitolo 5.
E' possibile ottimizzare un'installazione NFS utilizzando diversi metodi, come ad esempio un collegamento PLIP (attraverso una porta parallela), SLIP, e PPP (tramite una connessione modem). Ad ogni modo, si raccomanda, se possibile, l'utilizzo di una scheda di rete. Dopotutto, installare un sistema operativo tramite la porta della propria stampante, puo' risultare un processo molto, molto lento.
Il disco di boot e' il floppy da cui si avvia l'installazione. In questo disco e' contenuta un'immagine del kernel che viene utilizzata per controllare l'hardware durante l'installazione. I dischi di boot sono situati nella directory bootdsks.144/ all'interno dell'albero della distribuzione.
Ci sono piu' dischi di boot della Slackware. Una lista completa dei dischi, completa di descrizione, si puo' trovare nell'albero della distribuzione nel file bootdsks.144/WHICH.ONE. Ad ogni modo, molte persone sono in grado di utilizzare l'immagire bare.i (per i device IDE) oppure la scsi.i (per i device SCSI).
Per informazioni su come creare un floppy da un'immagine si veda la sezione chiamata "Creare i Dischi".
Dopo il boot, sara' richiesto il disco di root.
Il root disk contiene il setup e un filesystem utilizzato durante l'installazione. Le immagini del root disk si trovano nella directory rootdisks presente nell'albero della distribuzione.
Fortunatamente, ci sono relativamente pochi root disk e i restanti sono boot disk. Infatti ne sono presenti solo tre.
color.gz e' quello utilizzato dalla maggior parte delle persone, ed e' a colori. text.gz e' come il color.gz, ma non e' a colori. umsdos.gz e' utilizzato per le installazioni su partizioni FAT (Windows), che e' generalmente raccomandata per scopi puramente sperimentali. Per coloro i quali fossero interessati a provare Slackware su partizioni Windows, raccomandiamo di utilizzare ZipSlack o BigSlack. |
il disco supplementare e' richiesto nel caso in cui si stia effettuando un'installazione NFS o un'installazione su di un sistema dotato di device PCMCIA. I dischi supplementari sono presenti nella directory rootdsks, con il nome di network.dsk e pcmcia.dsk.
Il disco di root, una volta caricato, vi istruira' sull'utilizzo dei dischi supplementari.
# dd if=hejaz.dsk of=/dev/fd0 |
c:\ rawrite a: hejaz.dsk |
Dopo aver eseguito il boot dalla periferica desiderata, si dovra' partizionare il disco fisso. La partizione del disco e' il punto in cui verra' creato il filesystem Linux e dove Slackware verra' installata. Il minimo numero consigliato di partizioni da creare e' due; una per il filesystem di root (/) e una per lo spazio swap
Una volta caricato il disco di root, si presentera' il prompt del login. Loggarsi come root (non c'e' password). Al prompt della shell si digiti cfdisk(8) o fdisk(8). cfdisk presenta un'interfaccia piu' user-friendly del solito fdisk, ma non presenta alcune features. Verra' spiegato meglio il funzionamento di fdisk in seguito.
Si inizi eseguendo fdisk per il vostro proprio fisso. Sotto Linux, i dischi fissi non hanno le lettere dei driver, ma vengono rappresentati tramite dei file. Il primo disco IDE (primary master) e' /dev/hda, il primary slave e' /dev/hdb e cosi' via. I dischi SCSI seguono lo stesso tipo di sistema, ma vengono rappresentati nella forma /dev/sdX. Si lancera' fdisk passandogli il disco fisso:
# fdisk /dev/hda |
Come tutti i programmi Unix, fdisk fornisce un prompt (si pensava di trovarsi di fronte ad un menu' vero'?). La prima cosa da fare e' esaminare le partizioni correnti, e per farlo e' necessario digitare p al prompt di fdisk:
Command (m for help): p |
Questo visualizzera' ogni sorta di informazione riguardante le partizioni correnti. La maggior parte delle persone sceglie un drive vuoto per eseguire l'installazione, e rimuove ogni partizione esistente su di esso per creare spazio alle partizioni Linux.
E' MOLTO IMPORTANTE SALVARE OGNI INFORMAZIONE IMPORTANTE PRIMA DI DISTRUGGERE LE PARTIZIONI SU CUI RISIEDONO I DATI. |
Non esiste un modo semplice per recuperare i dati dalla cancellazione di una partizione, quindi e' consigliabile fare un backup prima di giocare con esse.
Guardando le informazioni della tabella delle partizioni, dovrebbe essere possibile vedere il numero della partizione, la dimensione, ed il tipo di partizione. Sono presenti ulteriori informazioni, ma al momento sono irrilevanti. Si sta per procedere con l'eliminazione di tutte le partizioni presenti su questo driver per crearne una Linux. Per eliminare le partizioni premere d:
Command (m for help): d |
Questo processo dovrebbe essere ripetuto per ognuna delle partizioni. Una volta cancellate tutte le partizioni, si potra' procedere con la creazione di una partizione Linux. Si e' deciso di creare una partizione per il filesystem root e una per la swap. Lo schema di partizionamento dei sistemi Unix e' oggetto di molte liti, quindi spesso si sentiranno suggerimenti sul modo migliore di partizionare. Il modo migliore per iniziare e' creare due partizioni, una per il filesystem root e l'altra per lo spazio swap. Col tempo si comprendera' lo schema di partizionamento migliore per il proprio sistema.
A questo punto si proceda con la creazione delle partizioni utilizzando il comando n:
Command (m for help):n |
Bisognera' accertarsi di aver creato partizioni primarie. La prima partizione sara' la partizione di swap. Si e' detto ad fdisk di creare la partizione numero 1 come partizione primaria. L'inizio di tale partizione sara' sul cilindro 0 e come cilindro finale di dovra' settare +64M. Con questa operazione si otterra' una partizione swap da 64Mb. (La dimensione della partizione di swap dipende dall'ammontare di RAM di cui si e' in possesso. Per convenzione la partizione swap presenta una quantita' di spazio doppia rispetto alla RAM).
A questo punto si dovra' definire la partizione primaria numero 2, che iniziera' dal primo cilindo disponibile e occupera' tutto lo spazio residuo del disco.
Command (m for help):n |
Ci si trova quasi al termine dell'operazione. E' ora necessario cambiare il tipo della prima partizione a 82 (Linux swap). Si prema t per cambiare il tipo, si selezioni la prima partizione e si digiti 82. Prima di scrivere le modifiche su disco, e' bene osservare, un'ultima volta, la nuova tabella delle partizioni. Per visualizzare la tabella delle partizioni si prema il tasto p. Se tutto sembra essere andato per il meglio, si prema w per scrivere le modifiche sul disco e in seguito uscire da fdisk.
Una volta create le partizioni, si e' pronti ad installare Slackware. Il prossimo passo nel processo di installazione e' lanciare il programma per il setup(8). Per fare cio', si digiti semplicemente setup al prompt della shell. setup e' un sistema di guida a menu' per l'installazione dei pacchetti Slackware e per la configurazione del sistema.
Il processo di setup assomigliera' al seguente: si dovra' esplorare ogni opzione del menu' del programma per il setup, nello stesso ordine in cui si presentano. (Logicamente si e' liberi di fare cio' nell'ordine che piu' aggrada, ma questo potrebbe portate ad un lavoro non corretto) Gli oggetti del menu sono selezionabili utilizzando le frecce "su" e "giu'" e i pulsanti "Okay" e "Cancel" potranno essere selezionati utilizzando le frecce "destra" e "sinistra". In alternativa, ogni opzione presenta un tasto corrispondente che e' evidenziato all'interno del nome dell'opzione. Le opzioni selezionabili (quelle indicate con [X]) possono essere cambiate utilizzando la barra spaziatrice.
HELP
Se questa e' la prima volta che si sta installando Slackware, si potrebbe avere la necessita' di dare un'occhiata alla schermata di aiuto. Questa fornira' una descrizione per ogni parte del setup (molto simile a quella scritta in queste pagine, ma meno particolareggiata) e le istruzioni per navigare all'interno della rimanente installazione.
KEYMAP
Se e' necessaria una keymap diversa dal layout "qwerty" degli Stati Uniti, si potrebbe voler dare un'occhiata a questa sezione, la quale offre un numero di layout alternativi per la propria tastiera.
ADDSWAP
Se e' stata creata una partizione swap (vedi precedente sezione "Partizionamento"), questa sezione permettera' di abilitarla, la autorilevera' e visualizzera' le partizioni swap presenti sul disco fisso, dando cosi' la possibilita' di formattarle e abilitarle.
TARGET
La sezione target e' il luogo in cui le altre partizioni (non swap) verranno formattate e mappate al punto di mount del filesystem. Verra' visualizzata una lista delle partizioni presenti sul disco fisso. Per ogni partizione sara' possibile scegliere se partizionare (ed inoltre controllare i cluster danneggiati) e sara' potremo scegliere la dimensione dei cluster. Per un utilizzo normale e' consigliabile utilizzare la dimensione di default.
La prima voce della sezione target riguarda la selezione della partizione su cui installare il filesystem root (/). In seguito, si potra' mappare le rimanenti partizioni sul filesystem scelto. (Per esempio, si potrebbe voler settare la terza partizione, chiamata /dev/hda3, come home del filesystem. Ma questo e' solo un esempio; si crei una mappatura come meglio si crede).
SOURCE
La sezione source e' il luogo in cui si selezionano i device da cui effettuare l'installazione Slackware. Al momento sono presenti quattro possibili sorgenti: floppy, CD-ROM, NFS o una directory premontata.
La selezione del floppy da inizio alla richiesta di molti, molti dischetti. Questa operazione richiede molto tempo e pazienza, ma e' comunque una cosa fattibile. E' bene ricordarsi di creare i floppy prima di lanciare il programma per il setup.
La scelta del CD-ROM abilita un'installazione basata sul CD-ROM: questa offrira' la possibilita' di eseguire uno scan su di un lettore CD-ROM o di visualizzare una lista dalla quale si potra' scegliere il tipo di drive. Assicurarsi che il CD Slackware sia inserito nel lettore prima di avviare la scansione. Dopo che il programma avra' rilevato il lettore CD-ROM vi verra' chiesto di scegliere tra un'installazione "slackware" o "slacktest". Quella di default e' la slackware, che e' l'installazione standard. L'installazione di tipo slacktest installa un set minimo di programmi nel disco fisso e ne mantiene la maggioranza sul CD. Perche' quest'opzione funzioni e' necessario essere in possesso del "live" CD.
Alla selezione della voce NFS seguira' la visualizzazione delle informazioni della rete e le informazioni del server NFS. Il server NFS deve essere stato settato in precedenza. Inoltre e' da notare che non e' possibile utilizzare hostname, e' necessario utilizzare gli indirizzi IP per entrambe le macchine e per il server NFS (non e' possibile risolvere gli host dal disco di setup).
La directory premontata offre la maggiore flessibilita'. Si puo' utilizzare questo metodo per eseguire installazioni da device come i dischi Jaz, NFS montati su PLIP e filesystem FAT. Basta montare il filesystem in un punto a piacere prima di lanciare il setup, quindi specificare il percorso.
SELECT
La voce select permette di selezionare le serie di software che si desidera installare. Queste serie sono descritte all'interno della sezione "Le Serie di Programmi". E' da notare che per avere un sistema di base funzionante e' necessario installare la serie A. Tutte le rimanenti serie sono opzionali.
INSTALL
Ipotizzando che si sia oltrepassato le sezioni "target", "source" e "select", le opzioni di questa sezione permettono di selezionare i pacchetti dalle serie di software. Se cosi' con fosse, si verra' riportati indietro per completare le altre sezioni del setup. Questa opzione permette di selezionare tra sei metodi di installazione: full, newbie, menu, expert, custom e tag path.
L'opzione full installera' tutti i pacchetti di ogni serie scelta nella sezione "select" senza altri avvisi. Questo e' il metodo di installazione piu' semplice, in quanto non c'e' la necessita' di decidere quali pacchetti installare.
Naturalmente, questa opzione occupera' gran parte dello spazio sul disco.
L'opzione successiva e' newbie. Questa opzione installera' tutti i pacchetti richiesti nelle serie selezionate. Per tutti gli altri pacchetti, ci sara' la possibilita' di scegliere "Yes", "No" oppure "Skip". La funzione di Yes e No e' ovvia, mentre Skip passera' alla serie di pacchetti successiva. In piu', verra' visualizzata una descrizione del pacchetto e la quantita' di spazio richiesto su disco, in modo da aiutare a capire se l'installazione di tale pacchetto e' necessaria o meno. E' consigliabile l'utilizzo di questa opzione per gli utenti inesperti, in quanto assicura la presenza sul disco di tutti i pacchetti necessari. Comunque, questo tipo di installazione e' leggermente piu' lenta delle precedenti a causa delle informazioni stampate sul monitor.
Menu e' una versione piu' veloce e piu' avanzata rispetto alla newbie. Per ogni serie , verra' visualizzato un menu' dal quale sara' possibile selezionare tutti i pacchetti non necessari. I pacchetti necessari non saranno visualizzati in questo tipo di installazione.
Per gli utenti piu' avanzati, l'installazione offre la voce expert, che permette di avere il pieno controllo sull'installazione dei pacchetti. E' possibile deselezionare pacchetti assolutamente necessari ottenendo, pero', un sistema corrotto. D'altra parte, e' possibile decidere le caratteristiche del sistema finale semplicemente selezionando i pacchetti da ogni serie che si desidera installare. Questo tipo di installazione non e' raccomandata ai nuovi utenti, in quanto e' come tirarsi una fucilata sui piedi.
Anche le opzioni custom e tag path sono dedicate ad utenti avanzati. Queste opzioni permettono di eseguire un'installazione basata su tag file che si dovranno creare nell'albero della distribuzione. Questo e' utile per eseguire velocemente le installazioni su piu' macchine. Per maggiori informazioni sull'utilizzo dei tag file vedere la sezione chamata "Creare Tags e files di Tag" all'interno del Capitolo 16.
Dopo aver selezionato il metodo di installazione, se la scelta e' stata expert o menu' apparira' una schermata che permettera' di selezionare i pacchetti da installare. Se e' stata selezionata la voce full, l'installazione dei pacchetti iniziera' immediatamente. Se si e' selezionato newbie, i pacchetti verranno installati finche' non si giungera' ad un pacchetto opzionale.
E' da notare che e' possibile esaurire lo spazio su disco durante l'installazione. Se vengono selezionati troppi pacchetti fino ad oltrepassare lo spazio disponibile sul disco, si avranno dei problemi. La cosa piu' sicura da fare e' selezionare alcuni pacchetti di software ed aggiungere gli altri in seguito se ce ne sara' bisogno. Questo puo' essere fatto facilmente utilizzando le applicazioni Slackware per la gestione dei pacchetti. Per ulteriori informazioni vedere il Capitolo 16.
CONFIGURE
La sezione configure permette di eseguire delle configurazioni di base sul sistema dopo che i pacchetti sono stati installati. Cio' che verra' visualizzato dipendera', in gran parte, dalle parti di software che sono state installate. Ad ogni modo, si dovrebbe presentare una serie di schermate simile alle seguenti:
Selezione del Kernel
Qui verra' richiesta la selezione del kernel da installare. Il kernel puo' essere installato dal floppy di boot da cui avete avviato l'installazione, dal CD-ROM Slackware, oppure da un altro floppy precedentemente preparato. In alternativa e' possibile saltare l'operazione installando cosi' il kernel di default.
Creare un disco di boot
Creare un disco di boot per il futuro e' senz'altro una buona idea. Si potra' scegliere di formattare un floppy e di creare uno dei due tipi di dischi di boot. Il primo tipo, simple, scrive semplicemente un kernel nel floppy. Un'opzione piu' flessibile (e altamente raccomandata) e' lilo, il quale creera' un LILO boot disk. Vedere la sezione chiamata LILO all'interno del Capitolo 7 per maggiori informazioni riguardanti LILO. Logicamente e' anche possibile scegliere continue, in tal caso non verra' creato alcun disco di boot
Modem
Verra' visualizzata una schermata per la configurazione del modem. In particolare, verra' chiesto se si e' in possesso di un modem, e, in caso affermativo, su quale porta si trova.
La successive sottosezioni di configurazione potrebbero non apparire, a seconda se sono installati o meno i pacchetti corrispondenti.
Timezone
Questa sezione richiede l'inserimento del fuso orario della zona in cui ci si trova. Se si sta lavorando con il fuso di Zulu, ci scusiamo, ma la lista (estremamente lunga) e' in ordine alfabetico, e Zulu e' situata in fondo.
Mouse
Questa sottosezione chiede semplicemente quale tipo di mouse si possiede, e se si vuole che gpm(8) (supporto per il mouse in console) venga avviato al boot.
Hardware Clock
Questa sottosezione chiede se l'orologio hardaware della propria macchina e' settato sul Coordinated Universal Time (UTC or GMT). Molti PC non lo sono, quindi probabilmente si dovra' rispondere negativamente.
Font
La sottosezione font permette di selezionare da una lista i font da utilizzare in console.
LILO
Qui si verra' guidati per l'installazione di LILO (LInux LOader; vedi la sezione chiamata "LILO" all'interno del Capitolo 7 per avere ulteriori informazioni). Se Slackware sara' l'unico sistema operativo presente sul computer, simple dovrebbe andare piu' che bene. Se si intende creare un sistema dual boot, la voce expert e' la scelta migliore. Vedere la sezione chiamata "Dual Boot" all'interno del Capitolo 7 per ulteriori informazioni riguardo al dual boot. La terza opzione, do not install, non e' raccomandata, tranne nel caso in cui si sappia esattamente cio' che si sta facendo e si abbia una buona ragione per non installare LILO. Se si sta provando un'installazione expert, si potra' scegliere dove installare LILO. LILO puo' essere inserito nel MBR (Maser Boot Record) del disco fisso, nel superblock della partizione root di Linux oppure in un floppy.
E' da notare che se si sta utilizzando il boot loader di un altro sistema operativo e' consigliabile installare LILO nel superblock della partizione root di Linux oppure su un floppy. Installandolo nel MBR i boot loader degli altri sistemi verranno eliminati, cosa che potrebbe complicare la vita.
Network
La configurazione di rete e' gestita da netconfig. Vedere la sezione chiamata netconfig al Capitolo 5 per maggiori informazioni.
CD-ROM
La sottosezione CD-ROM chiede semplicemente se si intende far eseguire al sistema una scansione e un mount di un eventuale CD prensente nel lettore.
X Window Manager
Questa sottosezione permette di scegliere un window manager di default per X. Per maggiori informazioni su X e i window manager consultare il Capitolo 6.
Non ha importanza quali pacchetti siano stati installati, l'ultima parte di configurazione chiedera' di inserire una password di root.
EXIT
L'esistenza di questa sezione in questo libro e' un insulto all'intelligenza. Chiediamo umilmente perdono e preghiamo di dimenticare.
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